Intercettazioni, Saccà rischia il licenziamento
Alla contestazione - inviata per raccomandata e che, da quanto si è appreso, ancora non è stata ricevuta da Saccà - l'ex direttore potrà rispondere anche di persona, se chiederà di essere ascoltato, e accompagnato, se vorrà, da un avvocato giuslavorista. Al termine di quei giorni toccherà all'azienda invece di far conoscere le sue decisione: il rischio per Saccà è quello del licenziamento. L'invio del provvedimento - preannunciato già nei giorni scorsi dal direttore generale Claudio Cappon - non ferma però il lavoro dell'organismo interno della Rai, l'Internal Auditing, che ha acquisito le circa 1500 pagine dell'inchiesta della Procura di Napoli e che ora sono attentamente studiati da parte dei legali dell'azienda. Il caso in questione è quello che coinvolge l'ex direttore in un caso di corruzione nel suo ruolo e che chiama in causa l'ex premier Berlusconi. Al termine toccherà all'Internal Auditing riferire i risultati dell'indagine ai vertici dell'azienda. Questo può anche significare che mentre l'organo interno metterà insieme le carte per decidere, il Consiglio di amministrazione avrà iniziato a discutere di quel piano industriale che sarà sul suo tavolo dal 9 gennaio. Così da poter arrivare alle ipotetiche nomine legate al piano tra poco più di un mese e magari decidere contestualmente l'ipotetico destino della direzione di Rai Fiction. Naturalmente il toto direttore è già partito da qualche settimana: si va dagli ex responsabili del settore Stefano Munafò e Sergio Silva all'ex epurato Carlo Freccero, attualmente «confinato» alla presidenza di Raisat fino al direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce. Dopo il reintegro di Petroni la maggioranza del Consiglio è però tutt'oggi nelle mani del centrodestra: il che rende complicato individuare un nome gradito solo al centro sinistra. Per questo c'è chi pensa ad una candidatura bipartisan.