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Ormai a difendere Prodi resta soltanto la moglie

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Tuttosi è svolto a piazza Colonna davanti a Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio era uscito dalla chiesa di San Marcello al Corso dove aveva assistito al concerto di Natale. A piedi si stava recando, insieme alla moglie Flavia, a Palazzo Chigi dialogando con un gruppo di giornalisti che subito avevano fatto capannello attorno a lui chiedendogli notizie sull'esito del decreto sicurezza. «Il governo ha trovato una soluzione» rispondeva con il consueto tono pacato. Poi l'imprevisto. Arrivato in piazza Colonna una signora anziana ma vispa, capelli biondi e pelliccia, gli si para di fronte. E senza la benchè minima remora: «Cosa ci stai a fare ancora? Perchè vai ancora in giro, è ora che vai a casa...». Il Professore preso in contropiede non ha la battuta pronta e rimane zitto. In compenso la moglie Flavia scatta in avanti. Lascia il braccio del marito e spiazzata la scorta, si avvicina alla contestatrice per chiedere spiegazioni. La donna però non demorde e stizzita rincara la dose: «Non mi tocchi, siamo in democrazia e io dico quello che mi pare. Suo marito ci sta rovinando e deve andare a casa...». A quel punto Flavia capisce che è inutile insistere in quella che è chiaramente una «missione impossibile» e torna sui suoi passi. Prodi cerca di minimizzare l'accaduto con un sorriso. Ma la signora allontanandosi borbotta tra sè e sè: «Insomma prima tanto allarme sulla sicurezza e poi del decreto non se ne fa niente, ma dove siamo?!» Il tema della sicurezza continua a essere molto sentito. la deputata di Forza Italia Isabella Bertolini commenta sarcastica l'incontro ravvicinato tra Prodi e la signora. «Ha ragione quella signora il professore deve lasciare Palazzo Chigi. Ha fatto una figura da poveraccio sul decreto sicurezza, ha fatto pasticci indecenti, si è fatto murare dal Quirinale e dalla magistratura, prende in giro gli italiani e lui dice di aver trovato la soluzione? Ma faccia il piacere...».

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