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Nel New Jersey è già abolita

Le Nazioni Unite

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Il vero «sigillo», in realtà, lo ha messo il governatore, il democratico John Corzine, con la ratifica della legge sull'abolizione della pena di morte passata la settimana scorsa al parlamento dello Stato con 44 voti a favore e 36 contro. Importantissimo l'impegno dei parlamentari italo-americani, la maggioranza dei quali ha votato per l'abolizione della pena capitale. Totalmente contrari i repubblicani che nel Parlamento si sono anche battuti per mantenere la pena capitale almeno per i crimini più gravi: omicidi degli ufficiali delle forze dell'ordine, terroristi, stupratori e omicidi di bambini. Il New Jersey è così diventato il primo stato americano in 40 anni ad abolire la pena di morte, dopo che nel 1982 era stata reintegrata a seguito della decisione, assunta nel 1976 dalla Corte Suprema che ne autorizzò la reintroduzione nei codici. La decisione storica è anche frutto dell'accelerazione che la maggioranza democratica del parlamento del New Jersey ha dato all'iter di approvazione della legge affinché si giungesse ad una positiva conclusione prima del rinnovo del parlamento stesso il prossimo anno. E lo ha fatto anche ponendosi in una posizione di avanguardia rispetto agli «umori» della popolazione del New Jersey, dove il 53% dei cittadini è contrario all'abolizione della pena capitale. L'argomento «pena capitale» rimane molto delicato e controverso negli Usa. Infatti il 62% della popolazione la sostiene senza dubbi. Non sono, però, mancati sforzi «controcorrente»: in alcuni stati i governatori hanno bloccato le esecuzioni. In altri quest'anno, i legislatori hanno discusso l'abolizione della pena di morte, ma di fatto nulla è successo. A.H.M.

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