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Filippo Caleri [email protected] Alleanza nazionale parte ...

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Un primo passo verso la cosa «biancoceleste»? Presto per dirlo, per ora si valuteranno gli effetti poi si vedrà. Di cosa si tratta? «Non il solito incontro con le associazioni di rappresentanza, ma un luogo dove le istanze reali dei singoli capi d'azienda vengono valutate per essere poi tramutate in richieste concrete alle istituzioni che legiferano» spiega a Il Tempo, Francesco Aracri, consigliere di An alla regione Lazio e a capo del dipartimento sviluppo per la regione. Un esperimento che ha già prodotto effetti concreti e che il partito conta di esportare in tutta Italia per riallacciare i rapporti con la base produttiva. «Dell'esperienza abbiamo già parlato con i coordinatori regionali di tutta Italia e abbiamo già raccolto da ogni parte l'interesse» aggiunge Aracri. Anche perché le piccole e medie imprese soffrono dello stesso problema. «Spesso tagliate fuori dai grandi giochi dell'economia, guidati dai circuiti delle cooperative e della grande industria» spiega l'esponente di An «mentre in questo modo si dà più voce alle imprese e si evita che i rapporti con la politica siano episodici e limitati a quelli che le associazioni nazionali hanno con le segreterie dei partiti». Il tavolo ha già funzionato nel Lazio. «Nel caso della formulazione del nuovo codice regionale sugli appalti, ad esempio, gli emendamenti presentati da An sono stati basati sulle richieste arrivate al tavolo da parte degli imprenditori del settore» spiega Aracri.

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