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La denuncia del Codacons Sette anni di aumenti, la pizza margherita più cara del 123 per cento

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Si parte dai prodotti base del mercato alimentare, con aumenti che vanno dal 22 per cento dello zucchero al 28 per cento del sale, dal 56 per cento della farina al 37 per cento del pane. E poi le uova, con una crescita pari al 55 per cento per una confezione da sei. Senza contare riso e pasta, che segnano rispettivamente un +64 per cento e un +36 per cento in sette anni. Stesso discorso anche per carne, frutta e verdura: un chilo di vitello oggi costa il 63 per cento in più rispetto al 2001, le zucchine il 77 per cento in più e le patate il 61 per cento in più. Addirittura aglio e cipolla fanno registrare una crescita notevole, con aumenti del 22 per cento da una parte e del 39 per cento dall'altra. Aumenti marcati riguardano anche i prodotti per la pulizia della casa e della persona. Il Codacons rileva che dal 2001 a oggi il prezzo del detersivo per i piatti è cresciuto del 52 per cento, mentre quello per la lavatrice (tre litri) è salito del 41 per cento. Curiosi anche gli aumenti di prodotti di largo consumo come penne e quadernoni. Sebbene siano beni a vastissima diffusione, dal 2001 al 2007 hanno subito una crescita di prezzo pazzesca: si parla di +131 per cento per una penna a sfera e di +65 per cento per un quaderno grande. Non sono esenti da aumento neppure ristoranti, bar e divertimenti. Secondo il Codacons, prendere caffè e cornetto seduti al tavolino costa oggi il 47 per cento in più rispetto al 2001. Stesso aumento per tramezzini e sandwich, mentre il costo di un cono gelato è cresciuto del 62 per cento. Quanto alle pizzerie, gli aumenti per i consumatori sono davvero esagerati: si parla di +123 per cento per una margherita e di +74 per cento per una quattro stagioni.

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