dall'invitato Nicola Imberti ...
È questa la sintesi della prima giornata del «Forum per la nazione», convention programmatica della componente che fa capo a Matteoli. Nonostante il clima glaciale che accoglie i partecipanti accorsi da tutta Italia, nel centro congressi dell'hotel Excelsior di Chianciano Terme si respira, dopo giorni di punzecchiature, aria di disgelo. Il messaggio per Berlusconi è chiaro: vogliamo l'unità, ma dica no alla bozza Bianco. Lo spiega il presidente dei senatori di An raccontando di una telefonata con il Cavaliere: «Mi ha detto che Veltroni e la sinistra hanno grandi difficoltà sulla legge elettorale. Non è un fatto nuovo. Certo se è vero, anche se io stento a crederci, che Silvio e Walter hanno un accordo sulla bozza Bianco, noi non possiamo accettarlo». Rincara la dose il portavoce del partito Andrea Ronchi: «Berlusconi deve fare una proposta politica partendo dalla legge elettorale. Mi auguro privilegi l'alleanza del centrodestra agli innamoramenti. Noi non abbiamo mai voluto litigare con Silvio né abbiamo mai messo in discussione la sua leadership. Forse qualcuno, e non parlo di Berlusconi, ha pensato di derubricare An a cosa marginale, ma ciò non è nelle cose. Togliamo di mezzo gli agitatori di schiuma». E mentre Urso traccia la strada da percorrere («Un cammino comune con chi fa già parte del Ppe, quindi con l'Udc e Forza Italia, accanto a partiti alleati come la Lega che fanno parte del centrodestra»), Gianni Alemanno non ha dubbi: «L'unità del centrodestra non si potrà non ricostruire. L'invito di Berlusconi è positivo, An risponda positivamente, ma serve chiarezza». E anche un «berlusconiano» della prima ora come Maurizio Gasparri tende la mano, ma con timidezza: «Dobbiamo trovare una via politica al bipolarismo non servono le suggestioni e gli abbracci». Una cosa comunque è certa, An non ha nessuna intenzione di farsi tentare dalle sirene della Cosa bianca.