Laura Della Pasqua l.dellapasqua@iltempo.it È cominciato ...
Il centrodestra non ha infatti presentato pregiudiziali di costituzionalità o richieste di sospensiva. La settimana prossima l'esame del provvedimento sarà interrotto il tempo necessario per consentire l'approvazione della Finanziaria. Subito dopo quando riprenderanno i lavori il governo porrà la fiducia per superare gli ostacoli posti dalla sinistra radicale. È necessario che il ddl sul welfare venga approvato entro la fine del mese per evitare che scatti lo scalone previsto dalla legge Maroni. La sinistra radicale ha fatto sapere che voterà la fiducia anche se, come ha precisato in Aula la senatrice di Rifondazione Lidia Menapace, «occorrerà parlarne al momento della verifica di maggioranza che non può limitarsi solo a discutere della legge elettorale». Si tira fuori da questa linea Franco Turigliatto di Sinistra Critica che ha confermato il no sia sul welfare che sulla Finanziaria. Ma i problemi non finiscono qui. Forza Italia e An hanno sollevato il problema della mancanza di copertura finanziaria per i pensionamenti anticipati di lavoratori che svolgono mansioni usuranti. Nel passaggio dalla commissione Bilancio all'Aula il testo ha subito una modifica che ha fatto saltare il tetto delle cinquemila uscite l'anno. L'azzurro Maurizio Sacconi ripercorre le tappe: «La commissione Bilancio del Senato aveva dato parere favorevole al ddl welfare sulla base di una lettura del testo che avrebbe dovuto limitare a cinque mila uscite per anno connesse ai lavori usuranti. Ma il sottosegretario Montagnino - osserva l'ex sottosegretario al Welfare - è intervenuto a nome del governo per confermare invece che è identificato un diritto soggettivo senza limiti quantitativi». A questo punto, ha detto Sacconi, «vale la previsione di molti soggetti istituzionali e politici secondo i quali il costo sarà di 4-5 volte superiore ai 2,8 miliardi stanziati con il conseguente problema di copertura». Immediata la replica di Montagnino: «È previsto che nel caso si evidenziasse uno scostamento tra la copertura finanziaria e l'eventuale spesa, sulla base di un monitoraggio che verrà effettuato, ne sarà informato il ministero dell'Economia, che provvederà ai necessari adempimenti».