Il Professore regala e incassa
[...]In un certo senso si potrebbe dire che promettere è una delle principali attività di un uomo politico. Silvio Berlusconi, secondo la procura di Napoli, prometteva ai senatori dell'Unione posti di governo in cambio di un «aiutino» per far cadere Romano Prodi. E il Professore? Nessuno vuole insinuare che anche lui abbia promesso mari e monti pur di garantirsi il sostegno della sua traballante coalizione. Fatto sta che, in quasi 19 mesi di governo, sono in molti ad aver goduto della «bontà» di Palazzo Chigi. Nelle scorse settimane, ad esempio, si era sparsa la voce che Prodi avesse promesso un posto da vicepremier a Lamberto Dini pur di convincerlo a non abbandonare l'Unione. Offerta gentilmente declinata dal senatore liberaldemocratico («Non sono interessato»). Ma si tratta solo dell'ultimo caso in ordine di tempo. Pochi si ricorderanno, ad esempio, di Elidio De Paoli leader della Lega per l'Autonomia Alleanza Lombarda-Lega Pensionati. Il suo partito si presentò alle elezioni politiche del 2006 alleato dell'Unione esclusivamente nella circoscrizione Lombardia 2 ottenendo 90.943 voti al Senato e 44.580 alla Camera. Nessun eletto. Poco male, i suoi voti contribuiscono alla vittore del centrosinistra. De Paoli ottiene la poltrona di sottosegretario allo Sport. Sorte analoga toccò a Bobo Craxi. Candidato nella lista dell'Ulivo nella circoscrizione Lombardia 3, non riesce ad essere eletto. In compenso il suo partito I Socialisti ottiene 115 mila voti alla Camera e 126 mila al Senato. Craxi viene nominato sottosegretario agli Affari Esteri. Ci sarebbe poi Paolo Naccarato, indipendente cossighiano (è il più stretto collaboratore dell'ex Capo dello Stato Francesco Cossiga che ha salvato il governo nell'ultimo voto di fiducia), sottosegretario per i rapporti con il Parlamento senza passare dalle urne. Un capitolo a parte merita il viceministro Franco Danieli l'uomo che in molti considerano come l'artefice della vittoria dell'Unione nella circoscrizione estero. Estromesso dal governo in prima battuta è diventato viceministro con delega agli italiani del mondo per accontentare le richieste di Luigi Pallaro & Co. E proprio sui nostri concittadini che vivono al di fuori dei confini italiani si è concentrata, in questi due anni, una pioggia di soldi. La Manovra 2007 ha stanziato 52 milioni di euro (24 per il 2007, 14 per ciascuno degli anni 2008 e 2009) mentre quella di quest'anno, per ora, prevede 18 milioni per le politiche a sostegno degli italiani nel mondo più una decina di milioni provenienti da altre piccoli interventi. Nel frattempo Luigi Pallaro, senatore argentino indipendente, decisivo per le sorti del governo, continua a votare convintamente con la maggioranza. L'ultima citazione la strappa Marco Follini. L'ex segretario Udc, vicepremier nel governo Berlusconi, da poco più di 10 mesi ha traslocato armi e bagagli nelle fila dell'Unione. I maligni fanno notare una strana coincidenza: il 2 febbrario di quest'anno sua moglie Elisabetta Spitz è stata richiamata a dirigere l'Agenzia del Demanio, il 28 Follini ha votato la fiducia al governo Prodi salvandolo dopo la crisi sulla politica estera. Da quel giorno l'ex Udc è entrato nel comitato promotore del Pd diventando, dopo l'Assemblea Costituente, responsabile delle politiche informative del nuovo partito. Una cosa è certa, Follini non ha seguito l'esempio di Clemente Mastella che, nel 1998, fondò assieme a Francesco Cossiga l'Udr, sostenne la nascita del primo governo D'Alema (prendendo il posto di Rifondazione nell'allora maggioranza di centrosinistra) e, senza nessuna consultazione elettorale, ottenne ben tre ministeri. Ovviamente nessuno gli aveva promesso qualcosa.