Prodi getta acqua sul fuoco: «Aperti al dialogo»
Rispetto al malumore dei piccoli partiti del centrosinistra per la bozza Bianco, fonti della presidenza del Consiglio sottolineano: «C'è fermento che porta a una dialettica anche molto forte, ma c'è comunque fermento. È importante che le critiche abbiano una sintesi in positivo e non in negativo». Romano Prodi, però, non ha avuto modo di vedere la bozza Bianco sulla legge elettorale, ma «la posizione del governo è chiara: ogni contributo è utile al percorso delle riforme, ma vanno visti tutti i contributi e sondate tutte le posizioni. Venti giorni fa - spiegano dalla presidenza del Consiglio - dicemmo che a gennaio ci sarebbe stato il punto sull'azione di governo e sul rilancio delle sue politiche. Ci sembra che le cose collimino: le nostre parole sono però di venti giorni fa. Le riforme vanno accelerate: non solo legge elettorale ma anche riforme istituzionali, regolamenti parlamentari, conflitto di interessi, riforma del sistema tv, federalismo fiscale». Soprattutto sono «le questioni della povertà, dei salari, del potere d'acquisto delle famiglie che vanno perseguite con la massima determinazione. Questi saranno tra i temi di cui si parlerà a gennaio. Sono temi - ricordano le stesse fonti - rispetto ai quali il premier non ha mai fatto mistero di essere sensibile. Vanno affrontati seriamente e con provvedimenti concreti. Abbiamo cominciato a farlo, con il decreto fiscale e con una Finanziaria che redistribuisce, e però bisogna fare di più».