L'azienda «Nessuna violazione»
«Non c'è alcuna conferma che all'origine dell'incendio vi sia la violazione di standard di sicurezza» ha detto il Gruppo tedesco. Nel frattempo, i feriti Giuseppe De Masi, Rocco Marzo e Rosario Rodinò hanno la loro vita appesa ad un filo. Sulla sicurezza non è dello stesso avviso il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello che, insieme ai suoi più stretti collaboratori sta lavorando sodo per compiere tutti gli accertamenti (esame della documentazione, nuovi provvedimenti e interrogatori) e inchiodare l'azienda alle sue responsabilità. Oggi gli ispettori dell'Asl entreranno nello stabilimento per fare accertamenti sulla sicurezza nell'intero impianto. In base alla nuova legge entrata in vigore nello scorso agosto, se fossero riscontrate carenze la fabbrica potrebbe essere interamente sequestrata a scopo cautelare. Al momento, sotto sequestro c'è solo la linea 5 dell'impianto di trattamento termico dove si è sviluppato l'incendio.