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Berlusconi: "Casini irrecuperabile"

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Immediatamenteil portavoce del Cavaliere Paolo Bonaiuti e il coordinatore Sandro Bondi sono intervenuti a smentire le voci («A Berlusconi attribuite affermazioni non vere») ma la bufera è stata inevitabile. Non solo. Mentre Berlusconi avrebbe attaccato e in sostanza mollato al suo destino l'Udc, ha di contro (in questo caso il condizionale non c'è) ribadito la sua intenzione di recuperare il rapporto con Fini. Secondo quanto riferto dalla riunione degli azzurri, Berlusconi avrebbe attribuito a Casini lo spappolamento della Cdl. «È stato Casini a ferire mortalmente la Cdl, non Fini e centramente non io». Poi ancora: che l'ex presidente della Camera è «ormai irrecuperabile ma bisogna recuperare i suoi perchè le posizioni all'interno dell'Udc sono diverse e molti non concordano con la linea di Casini». Berluscono avrebbe anche riferito di alcune considerazioni riportategli da esponenti centristi sugli equilibri interni all'Udc. Ne deriverebbe che siccome «Casini all'interno dell'Udc è un semplice consigliere mentre il segretario è Cesa e il presidente Buttiglione» non può dettare la linea. Insomma un quadro dal quale si ricaverebbe che Casini è isolato e l'Udc perde pezzi che il Pdl potrebbe facilmente recuperare. Berlusconi avrebbe sottolineato ai suoi che «i progetti di Cuffaro, Giovanardi e Baccini sono lontani dai piani di Casini». Per Berlusconi il progetto di Casini è di inserirsi tra i due blocchi, Pd e Pdl. Il centrista punterebbe alla Cosa Bianca per fare l'ago della bilancia tra i due poli e poi probabilmente scegliere di allearsi con il centrosinistra. Nella zona centrale che «avrebbe il 12% dei voti si ritroverebbero oltre a Casini anche Mastella, Di Pietro, Montezemolo e Pezzotta». Sempre durante la riunione l'ex premier ha avuto parole di disgelo verso Fini. «Ottima» l'apertura al dialogo espressa dal leader di An, «sono convinto che bisogna recuperare il dialogo». Berlusconi ha infine aggiornato i dati sui sondaggi relativi al potenziale elettorato del Pdl, circa il 35,1%. Sferzante il commento sul voto al Senato sulla sicurezza dove l'Unione è andata sotto due volte: «Non è possibile governare in questa situazione, bisogna mettere fine a questa agonia. Che questa maggioranza sia implosa viene dimostrato a ogni passaggio».

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