A Milano è guerra a destra, volano insulti
Decisione che aveva provocato la reazione del capogruppo di Alleanza nazionale Ignazio La Russa, secondo il quale chi lascia An per opportunismo dovrebbe essere «espulso per indegnità morale», cioè non si potrà mai più iscrivere al partito. Ancora: «Quelli che se ne vanno lo fanno solo per ambizioni personali e opportunismo. Per An è un bene. È come fare le pulizie in casa». E fa spallucce di fronte alla scissione: «ne abbiamo già subite e non hanno portato da nessuna parte. La Destra per ora è un partito che non esiste: non ha voti e non ha gruppi parlamentari nè locali. In politica, alla fine non contano gli articoli sui giornali o i passaggi in tv. Contano i voti. La Russa aveva fatto sua la proposta del responsabile milanese del partito Umberto Maerna. Pronta la reazione di Storace: «Alleanza Nazionale di Milano sembra in preda a una crisi isterica. Tantissimi uomini e donne di destra hanno deciso di percorrere la nostra stessa strada e La Russa ha il dovere di chiedere loro scusa, per l'intollerabile insulto pronunciato dopo le nuove adesioni a La Destra». «Indegno e opportunista - prosegue Storace - è chi subisce in silenzio le prepotenze da Caffetteria solo perchè teme per la poltrona. Non sanno nemmeno che vuol dire la parola dignità e insultano persino le nostre donne. Conosciamo benissimo i loro metodi e sappiamo che cosa sono capaci di fare. Noi non ci fermiamo davanti a chi pretende silenzio per il tradimento dei nostri valori». Su La Russa piovono le critiche dei maggiorenti de La Destra: «Dio salvi Ignazio. Altre dichiarazioni così e la gente capirà quanto sono in crisi quelli di An e, se non l'ha ancora fatto, sceglierà La Destra», ha commentato tra gli altri l'eurodeputato Nello Musumeci. Replica Maerna: «La mia proposta agli organi disciplinari ha toccato nel vivo i transfughi al partito di Storace».