«La mia legge non vuole colpire nessuno»
Gentiloni ha ricordato che «due o tre soggetti sono entrati nel mercato televisivo, ma perchè ne sono usciti altri, quelli che sono stati acquistati. Il club - ha rilanciato - è rimasto chiuso, e se non lo apriamo prima o poi gli effetti saranno più gravi». La replica arriva anche sulla intricata questione della transizione al digitale terrestre. «Per l'Italia è anche l'occasione per uscire dalla giungla delle frequenze e quindi il mercato italiano ha una difficoltà in più rispetto al resto dell'Europa». Quanto alla data europea del 2012 «è una data limite e se siamo bravi e riusciamo a fare prima». Il ministro è anche intervenuto sull'intenzione annunciata da An di lasciarsi le «mani libere sul riassetto del sistema tv». «Non chiedo a nessuno abiure - ha detto il ministro - e non credo che An cambierà le sue opinioni. Chiedo però a tutti un confronto non ostruzionistico».