Casini-Veltroni, un incontro che lascia tutto come prima
[...]dell'Udeur alla Camera: «Attendiamo con curiosità l'incontro tra Veltroni e Berlusconi; ma fin d'ora, dato che Veltroni non ci sembra raccoglier molti consensi nel giro che sta facendo, con amarezza bisogna dire che l'unico risultato certo è che si sta perdendo tempo». Il confronto, che si è svolto alla Camera, però è stato giudicato postivamente da entrambi le parti (Walter Veltroni e Pier Ferdinando Casini accompagnati, rispettivamente, da Dario Franceschini e Lorenzo Cesa con Buttiglione), anche con una certa soddisfazione in casa Pd, a quanto viene riferito, per l'apertura dei centristi di Casini a possibili correttivi al tedesco. «Abbiamo spiegato che noi — riferiscono ambienti dell'Udc — siamo per il modello tedesco, ma che siamo anche disponibili a valutare correttivi. Certo, il "vassallum" non ci piace affatto, ma possiamo discutere di qualche aggiustamento al tedesco puro». Dice Buttiglione: «Spero che Veltroni si renda conto che spesso affidarsi ad esperti che vogliono mettere insieme il meglio dei sistemi elettorali stranieri, non funziona. Invece del meglio degli altri sistemi, si finisce per mettere assieme il peggio». Detto questo, l'Udc ha chiesto a Veltroni di dare precedenza alla legge elettorale nel "pacchetto" di riforme: «Non sappiamo quando durerà il governo Prodi e quindi sarebbe meglio iniziare subito con la legge elettorale, quindi i regolamenti parlamentari e per ultima la parte più difficile, quella delle riforme istituzionali. Insomma, sarebbe saggio distribuire queste riforme», ha spiegato Buttiglione. Nel caso in cui il governo Prodi dovesse cadere prima che si arrivi a varare la nuova legge elettorale, per l'Udc la strada maestra resta quella dell'esecutivo istituzionale. «Ma ovviamente su questo punto Veltroni non ha detto una parola. Ci ha detto soltanto — si spiega da ambienti Udc — che legge elettorale e riforme istituzionali possono andare avanti insieme e che c'è tutto il tempo per il varo della legge elettorale perchè il governo Prodi non cadrà a breve». Ma da Casini ieri è arrivata anche qualche frecciata a Berlusconi. «Preparatevi al colpo di scena: domani salgo su un tetto e fondo qualcosa. Speriamo che non sia un tetto di tegole e speriamo che non cada».