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Bertinotti dice a Sgarbi: facciamo un partito

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Ha mollato un'oretta lo scranno più alto della Camera, Bertinotti, per inaugurare l'esposizione che ha voluto fortissimamente. Quella del Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, quadro-simbolo dei lavoratori datato 1901, e di Quinto Stato, di Mario Ceroli, dialettica replica del 1984. Un modo di celebrare i 60 anni della Costituzione che, sottolinea il presidente della Camera, nell'articolo 1 fonda la Repubblica sul lavoro. Quando si dice il destino. Una «vernice» organizzata da settimane che va a cadere proprio nel giorno dei lunghi coltelli sul welfare, con Prc sulle barricate per la precarietà del lavoro. «Questa precarietà ci dice che il cammino dei diritti si è interrotto», prende la palla al balzo Bertinotti. Poi a Sgarbi, l'assessore alla Cultura di Milano che ha prestato il Pellizza e che gli ricorda una precedente puntata della loro liaison sull'arte: «Dai, facciamo un partito». Lidia Lombardi

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