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Dini attacca la sinistra: «Sta subendo una grande sconfitta»

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E l'obiettivo principale è ovviamente Rifondazione Comunista che, nelle ultime ore, lo ha duramente attaccato definendolo un «ricattatore». «Mi pare che quello che noi volevamo, un ritorno al protocollo, sia sostanzialmente ottenuto - spiega -. C'è la questione della delega al Governo per quanto riguarda la definizione e i costi dei lavori usuranti. Vogliamo vedere quella delega prima di esprimere un giudizio». Guai quindi a dire che i suoi voteranno sicuramente a favore del testo messo a punto dal governo. «Il maxi-emendamento è alto in questa maniera - dice allargando il pollice e indice per dare la sensazione di un testo corposo - e dobbiamo valutarlo attentamente». In ogni caso, nonostante la «vittoria», il giudizio dell'ex premier sulla situazione politica non cambia. «Quando si chiede un cambio del quadro politico - insiste -, significa che qui non c'è più una maggioranza sicura per il Governo e si chiede un qualcosa di diverso, come peraltro ha detto Bordon varie volte». «Chiediamo qualcosa di diverso - spiega Dini scandendo le parole - perché non sembra esser capace di sollevare il Paese dal declino nel quale si trova».

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