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Azione disciplinare per la Forleo «Ha diffamato Massimo D'Alema»

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[...]per i contenuti dell'ordinanza con la quale il magistrato chiese alla Camera di utilizzare le telefonate tra sei parlamentari e alcuni indagati nell'inchiesta sulle scalate bancarie. Al gip verrebbero contestate abnormità, come i giudizi, ritenuti diffamatori sui politici che pure non erano indagati. In quell'ordinanza relativa al tentativo di scalata alla Banca nazionale del lavoro da parte dell'allora presidente di Unipol Giovanni Consorte Forleo aveva tra l'altro definito «consapevoli complici di un disegno criminoso» l'attuale ministro degli Esteri Massimo D'Alema e il senatore Nicola Latorre, ipotizzando per loro il possibile concorso nel reato di aggiotaggio. E li aveva descritti, insieme al leader dei Ds Fassino, come «pronti e disponibili a fornire i loro apporti istituzionali, in totale spregio dello Stato di diritto». Parole che avevano provocato una durissima reazione , soprattutto da parte di D'Alema che aveva parlato di «asserzioni assolutamente stupefacenti e illegittime» e aveva denunciato «l'anomalia» dell'ordinanza. Nei giorni scorsi il Csm aveva chiuso l'istruttoria sulla Forleo ma stavolta relativa alle sue dichiarazioni su intimidazioni e pressioni che ha denunciato di aver subito.

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