Avanti così. Arriva anche l'applauso del presidente del ...

Sì perché ormai si sente accerchiato, e come spesso gli succede, quando sente il fiato sul collo, batte le mani al segretario del Partito democratico. «Il dialogo sulle riforme va avanti faticosamente, ma sta andando avanti - dice il capo del governo - Sono soddisfatto. E Veltroni sta lavorando bene». Prodi, in particolare, si riferisce agli incontri tenuti con Alleanza Nazionale e a quelli che terrà con Bossi e Berlusconi in questa settimana, che stanno facendo fare passi in avanti al rapporto tra maggioranza e opposizione, almeno in apparenza. Al cammino delle riforme istituzionali più di tutto. «Veltroni sta lavorando bene - assicura il Professore - ci siamo sentiti anche questa mattina (ieri, ndr) e il lavoro va proprio bene». E mentre il segretario prosegue gli incontri, il premier si defila. Promette intese sulla decisione finale sul protocollo del welfare, mette la fiducia (è la numero 23) su un ulteriore testo «che non vede né vinti né vincitori», sottolinea Palazzo Chigi. Ma ormai è accerchiato. Da una parte il leader del Partito democratico che tesse le fila del dialogo e, travestendosi da premier, se ne va in giro a incontrare partiti di destra e di sinistra per trovare un accordo. Dall'altra la sinistra radicale che ogni giorno ricatta e minaccia. Che pone il suo veto su quasi tutte le decisioni da prendere in Parlamento. Che promette una guerra a lungo termine che passerà per la verifica di gennaio. Il tutto, senza contare i malumori che si riscontrano all'interno di quella maggioranza più moderata, a iniziare da Dini e l'accoppiata Bordon-Manzione. Poi l'opposizione. Con Silvio Berlusconi e il suo Pdl a scuotere una nuova Era all'interno del centrodestra, mentre Fini e Casini, seppur in momentaneo contrasto col Cav, ad unirsi al coro: «Facciamo cadere il governo». Prodi, però, preferisce «scappare». Lunedì prossimo andrà in visita ufficiale a Tirana. La visita prevede tra l'altro incontri con il Presidente della Repubblica, Bamir Topi e con il Primo Ministro, Sali Berisha. Poi il prmier pronuncerà un intervento di fronte al Parlamento albanese sul tema dell'integrazione europea dei Balcani e del ruolo di Italia e Albania in questo contesto. L'agenda dei colloqui prevede uno scambio sulle principali questioni bilaterali e di attualità internazionale, tra cui in particolare, lo stato del processo di integrazione euro-atlantica dell'Albania e la situazione regionale.