Referendum, le firme sono ok

Il lavoro di controllo delle firme svolto dai «certificatori» del Palazzaccio si è fermato dopo che, per ciascuno dei tre quesiti, sono state conteggiate circa 540 mila firme valide. Il margine di 40 mila firme valide in più di quelle necessarie è ritenuto più che sufficiente. Complessivamente il Comitato promotore - che conta esponenti bipartisan, da Arturo Parisi a Stefania Prestigiacomo, da Gianni Alemanno a Giovanna Melandri, da Mario Segni a Peppino Calderisi - aveva depositato 820.916 firme. Dopo l'ufficiale «via libera» della Cassazione serve quello della Corte Costituzionale che dovrà esprimersi entro metà gennaio. Alle urne, dunque, si potrebbe arrivare già in primavera. Due quesiti riguardano l'abrogazione delle coalizioni elettorali (in modo tale da assegnare il premio di maggioranza alla singola lista con più voti e non all'intera coalizione) e il terzo per ottenere che uno stesso candidato non si possa presentare in più circoscrizioni.