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Dario Curcio Un simbolo da supermercato. Anzi, no: ...

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C'è chi rileva che ricalca e somiglia a quello di una catena di centri commerciali e supermarket, magari la Sma-Auchan o la Despar. Cambia la disposizione dei colori, ma il design è più o meno lo stesso. Scritta bianca e rossa su sfondo verde per il noto gruppo commerciale, P verde e D bianca su sfondo rosso tenue per i democratici di Veltroni. Ma le similitudini con loghi già esistenti, però, non si arrestano qui. La rivista online moderatamente.com (vicina all'Udc), per esempio, in un editoriale svela come il simbolo del neonato movimento di centrosinistra sia terribilmente somigliante se non pressoché identico a quello dell'Esercito italiano. Di similitudini se ne scovano e trovano pure in campo politico, in particolare in quello della controparte del Partito democratico. Il logo del Pd, infatti, sembra ricalcare quello di Forza Italia, tanto che viene il dubbio che la decisione di Silvio Berlusconi di cambiare nome e marchio al suo movimento, abbia mandato a monte i piani di Walter Veltroni e compagnia democratica. I quali, magari, già pregustavano di indurre migliaia di elettori forzisti in confusione con il proprio simbolo civetta sulle schede elettorali. Di là dei richiami a simboli commerciali, militari e politici già esistenti, però, va segnalato che l'effigie democratica è criticata e rigettata pure dai suoi stessi iscritti, simpatizzanti ed elettori. Sul forum aperto a riguardo su costituentedemocratica.net (sito indipendente di coordinamento tra i componenti delle assemblee costituenti del Partito democratico), infatti, piovono commenti che definire negativi è voler usare un eufemismo. «Una ciofeca», lo boccia senza appello Francesco. Quello che più non va giù, però, è proprio la somiglianza con Forza Italia. «Mi lascia a dir poco esterrefatta per i colori esclusivamente patriottici, che ricordano i simboli di FI e An, e per la forma rettangolare, che ricalca quella della bandiera italiana» scrive Rosalba. Gabriele R. aggiunge che «volevano chiaramente imitare il simbolo di Forza Italia, e se c'è ancora il ramoscello d'ulivo lo dobbiamo a Prodi». Sul portale dell'Ulivo oggi Partito democratico, i toni sono sempre quelli. «Brutto e poco significativo» lo reputa Fabio P. E c'è chi come Pasquale B. accusa chi «si è permesso di deformare il bellissimo e storico simbolo dell'Ulivo, rimasto uguale per oltre un decennio. Mostrando poco rispetto per dieci anni di storia». Qualcuno, come Arlecchino, la butta sul ridere, e «siccome in natura non esistono donne brutte, il vertice del Partito democratico avrà pensato allo stesso modo dei simboli. È inaccettabile lo sfregio fatto del simbolo dell'Ulivo». Simbolo sonoramente bocciato pure attraverso i sondaggi d'opinione che, in merito, stanno fiorendo in rete in questi giorni. Mediamente il 56 per cento dei navigatori ha risposto con un chiaro, netto e incontrovertibile «no!» alla domanda posta su siti e portali se piaccia oppure no il logo elaborato dal molisano Nicola Storto e adottato dal Partito democratico. Quale simbolo avrebbero, invece, gradito iscritti e simpatizzanti solo se fossero stati interpellati dai vertici del Pd? Tra i loghi più graditi in rete, un cerchio bianco e azzurro con la scritta in rosso «Partito democratico» e un ulivo intrecciato all'arcobaleno.

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