Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Silvio Berlusconi continua a lavorare al nuovo soggetto ...

default_image

  • a
  • a
  • a

Nel frattempo, l'ex premier cerca una schiarita con gli alleati e reagisce con sdegno all'inchiesta di «Repubblica» sugli intrecci Rai-Mediaset: «È opera di iene e sciacalli». È furibondo. E non usa mezzi termini. «Una cosa inaccettabile», ha proseguito Silvio Berlusconi commentando la diffusione dei verbali su Rai-Mediaset. E ha aggiunto che si deve «fare qualcosa» per difendere la privacy. «Sono tutti attacchi contro di me», ha aggiunto il Cavaliere, «è una cosa illegittima che si possa mettere sotto controllo un cittadino qualsiasi senza un'ipotesi di reato che lo riguardi e senza aprire un'indagine. Ed è inaccettabile soprattutto rendere poi noti i contenuti di queste telefonate che sono assolutamente normali». Una tesi, però, che non convince l'irritatissimo (ex?) alleato del Cav Gianfranco Fini: «No, non sono d'accordo», sottolinea il leader di An, replicando indirettamente a Berlusconi. «An non si iscrive a nessuno dei due partiti - afferma Fini - né a quello che sostiene che c'è stato un tentativo di Berlusconi e di Mediaset di assoggettare la Rai né a quello che sostiene la tesi del complotto contro Berlusconi». E la distanza tra Berlusconi e Fini resta anche in tema di Pdl. «Fini e Casini, ha detto il Cavaliere, «li ritroveremo» anche perché ho promesso le primarie e loro potranno «proporsi per la leadership». Ma la risposta di Fini è stata immediata. Berlusconi, commenta il leader di An, fa finta di non capire: non si contesta l'idea di un grande partito alternativo alla sinistra, ma si chiede che a ciò si arrivi in modo condiviso, e la risposta non può essere «un coniglio estratto dal cilindro».

Dai blog