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Tabacci a Cesa: «Meglio una linea personale che nessuna»

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La prima scintilla è stata la visita di Bruno Tabacci a Prodi per discutere della riforma elettorale. Visita sulla quale è intervenuto, piuttosto piccato, Lorenzo Cesa: «La visita di Bruno Tabacci a Palazzo Chigi è da ritenersi avvenuta a titolo strettamente personale». La risposta di Tabacci è stata durissima. «Sono molto sorpreso del comunicato della segreteria Udc con riferimento ad una visita al presidente del Consiglio di cui peraltro non ho dato notizia io. Non devo certo chiedere il permesso come deputato della Repubblica per incontrare le rappresentanze istituzionali del mio Paese. Aggiungo che è meglio avere una linea personale che non avere alcuna linea». Armando Dionisi ha invece invitato Giovanardi «a riflettere». «La nostra tradizione di popolari europei non risiede nel populismo di chi improvvisa un partito dal tettuccio di un'automobile». «Dionisi rifletta — è stata la replica di Emerenzio Barbieri — Sarà anche vero che Berlusconi ha annunciato la nascita di un nuovo partito dal tettuccio di una automobile, ma è altrettanto vero che in questi ultimi due anni la linea politica dell'Udc veniva conosciuta, anche dai suoi dirigenti, il mattino, leggendo i giornali, con le dichiarazioni non del segretario politico del partito, ma del suo "leader" (carica per altro non prevista dallo statuto)».

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