Veltroni: "Il nuovo schieramento? E' il riconoscimento della sconfitta"
cosìcome i big dei principali partiti della coalizione. Solo in serata, intervenendo telefonicamente alla trasmissione televisiva condotta su La7 dal comico Maurizio Crozza, Walter Veltroni si concede qualche battuta. «Un tempo - esordisce il segretario del Pd - era il centrosinistra che inseguiva modalità di comunicazione. Ora è Berlusconi che ci insegue. Noi facciamo i gazebo e li fa anche lui, noi facciamo un nuovo partito e lo annuncia anche lui». «Forse - continua - è il riconoscimento di una sconfitta dopo l'annunciata spallata, poi non verificatasi, nei confronti del governo. È comunque il riconoscimento che si è conclusa una stagione politica». In ogni caso il leader del Pd ci tiene a sottolineare le differenze tra il suo partito e la nuova formazione ipotizzata dal Cavaliere: «Berlusconi ha fatto un partito nuovo in una piazza. Noi abbiamo fatto invece qualcosa di diverso, con i nostri tempi. Le persone hanno discusso e sono maturate. Quando nasce un partito, nel modo in cui è nato il Pd, credo che questa forza abbia tutti i requisiti per fare ciò che ci si aspetta da esso». E mentre il vice di Veltroni Dario Franceschini ironizza sui 7 milioni di italiani che si sono presentati ai gazebo allestiti da Forza Italia («Berlusconi moltiplica i numeri di ora in ora. Si fermi quando arriva a 55 milioni...»), il sottosegretario agli Esteri Bobo Craxi avverte: «Il partito del popolo fa calare la maschera del populismo di Forza Italia. Ad esso, tuttavia, non si risponde con il populismo di sinistra, ma attraverso una forza che abbia radici storiche autentiche e legami internazionali solidi. E questa è la forza socialista».