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Ma Fini prepara il partito al duello con il Cavaliere

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E ha spinto il suo partito all'assalto del Cavaliere. In una lettera inviata al Corriere della Sera ha spiegato che «per il centrodestra, se non vogliamo che Prodi abbia gli anni contati, è davvero doveroso riflettere e cambiare strategia». «Alleanza Nazionale — prosegue — si augura che ciò accada in fretta e unitariamente, perché dividerci oggi sarebbe davvero imperdonabile. Al centrodestra serve una strategia semplice e chiara che parta da un dato politico tanto ovvio quanto fin qui pervicacemente negato da Berlusconi. Il governo cadrà un secondo dopo che si avrà certezza che dopo Prodi non si torna subito alle urne con l'attuale legge elettorale. Giusto o sbagliato che sia è così, perché continuare a negarlo contro ogni evidenza? L'attesa dell'implosione della maggioranza rischia di essere l'attesa di... Godot se il centrodestra non contribuisce alla sollecita rimozione del macigno che sbarra la strada alle nuove elezioni: l'attuale legge elettorale». «An intende farlo — conclude la lettera — Non solo per rendere più possibile e vicina la fine del governo Prodi, ma anche per non assumersi la responsabilità di sacrificare, sull'altare di una sterile unità di coalizione, la sua stessa ragione fondativa. Contribuire al varo di una Nuova Repubblica». Parole che hanno trovato l'approvazione dell'Udc, l'appoggio del leader di Rifondazione Franco Giordano ma anche quella di Ferdinando Adornato di Forza Italia. Più cauto Paolo Bonaiuti: «Berlusconi è in piena sintonia con gli italiani» è stato il suo commento. Ma ieri c'è stata anche la presa di posizione di Mediaset dopo le polemiche seguite ai servizi di «Striscia la notizia» e delle «Iene» sulla vita privata di Gianfranco Fini e sulla sua attuale compagna Elisabetta Tulliani. In un comunicato la presidenza Mediaset ha annunciato una «netta presa di distanza dagli eccessi giornalistici e satirici, anche in programmi Mediaset, che hanno colpito negli ultimi giorni la vita privata di Gianfranco Fini. La derisione che si trasforma in dileggio non è accettabile nei confronti di scelte sentimentali che non hanno alcuna attinenza con la vita pubblica del Paese, e in particolare se ci sono nuove vite in arrivo». Nello stesso tempo la presidenza Mediaset ha respinto «nel modo più assoluto il sospetto di un disegno politico-editoriale orchestrato dal gruppo Fininvest ai danni del presidente di An». «Abbiamo fatto satira» è stata invece la replica del «papà» di Striscia la notizia Antonio Ricci: «Come l'abbiamo fatta su Silvio Berlusconi, Massimo D'Alema e Walter Veltroni. La satira per definizione è satura».

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