Senato: passa la proposta di Dini sui precari Governo battuto su un emendamento di Fi

[...] pubblica amministrazione. L'aula di Palazzo Madama ha approvato l'emendamento all'articolo 93 della Finanziaria che prevede una 'sanatoria' dei precari escludendo pero' i 'portaborse'. Per l'assunzione, stabilisce il testo del diniano Natale D'Amico su cui la maggioranza ha trovato l'accordo nei giorni scorsi, la strada maestra indicata e' quella della selezione per concorso, anche per "il personale che consegua i requisiti di anzianita' di servizio" previsti dalla Finanziaria dell'anno scorso "in virtu' di contratti stipulati prima del 28 settembre del 2007". Inoltre, la norma prevede il riconoscimento in termini di punteggio per i co.co.pro che abbiano lavorato per almeno 3 anni (anche non continuativi) nella Pubblica amministrazione, nei cinque anni precedenti al 28 settembre 2007. Il governo va sotto su un emendamento di FI sull'uso dei precari nella riorganizzazione degli uffici del ministero dell'Economia perche' gli mancano sei voti di senatori che non riescono a infilare la scheda per la grande confusione che si e' creata nell'aula al momento di votare. Risultano quindi non aver votato Lamberto Dini, Emilio Colombo, Giuseppe Scalera, Edoardo Pollastri, Graziano Mazzarello, Luigi Pallaro. L'emendamento pone dei limiti alla regolarizzazione dei precari nella pubblica amministrazione.  Il governo viene battuto in aula su un emendamento di Forza Italia per 156 voti a favore, 153 contro e un astenuto. A mancare alla maggioranza, secondo quanto spiega un senatore dell'Unione, sono i voti dei liberal democratici Lamberto Dini e Giuseppe Scalera che non partecipano al voto, di del senatore 'indipendente eletto all'estero l'italo-argentino Luigi Pallaro, spesso 'ago' della bilancia delle votazioni a Palazzo Madama, e anche degli ulivisti Edoardo Pollastri e Graziano Mazzarello che, secondo quanto si apprende, 'sbaglia' a votare. L'astenuto è invece, come era accaduto anche sull'articolo per la regolarizzazione dei precari, che è stato invece approvato, il senatore a vita Giulio Andreotti. Il senatore a vita Emilio Colombo è giunto in ritardo e non ha fatto in tempo a votare l'emendamento a firma FI.