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«Silvio e Fini? Li riappacifico io»

Alessandra Mussolini

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Manel centrodestra sta accadendo anche questo. L'irruente nipote del Duce sta facendo tornare il sereno tra Berlusconi e Fini. O almeno ci sta provando. Insomma, è pace fatta? «Adesso non esageriamo. Diciamo che ci siamo vicini. Restano le incomprensioni ma molte meno di quelle che sembrano». E va bene, allora che cosa ha detto a Berlusconi? «Il mio pallino fisso, la federazione. Non c'è molto tempo da perdere». E a Fini? «Con Fini ormai ci sentiamo regolarmente. Dico che dobbiamo guardare avanti, recuperare lo spirito del 13 ottobre, del grande corteo che abbiamo fatto. Adesso An è più forte di prima, è tornata al suo spirito originario, s'è ripulita, c'è stato un processo di purificazione». Via Storace e Santanchè e An è più pulita? «Certo, sono usciti i fattori di destabilizzazione». Che cosa ne pensa del discorso di Storace? «Ma per piacere, smettiamola con questi vampiri della destra. Storace oggi parla della destra dura e pura ma dove stava quattro anni fa? Ora fa il paladino del fascismo ma quando s'è trattato di difendere mio nonno sono stata sola. E poi quella frase su Israele...» E allora? Non la doveva dire? «Ma se c'è andato anche lui a Gerusalemme, e pure prima di Fini. Come pure 'sta storia di An che è diventata la nuova Dc». Non è così? «E lo dice lui? Perché non lo disse quando Andreotti annunciò che avrebbe votato per lui? E la Santanchè poi...» Poi cosa? «Guardi, ricordo che fece una manifestazione delle donne di An che erano a favore dell'ingresso del partito nel Ppe. Oggi fa la portavoce del partito che è nato per non finire nei Popolari. Sono per la chiarezza? Dicano chi li finanzia». Tra la Santanchè e lei non c'è mai stato grande amore? «Vuole sapere chi è la Santanchè. Io l'ho capito un giorno... Ecco, accadde una cosa...». Che cosa? «Un episodio che non ho raccontato. Ero al settimo mese di gravidanza, aspettavo mio figlio Romano, tornai alla Camera per la visita del Papa e trovai seduta al mio posto la Santanchè. Le feci notare che quello era il mio scranno, c'era anche il nome sopra». E lei? «Mi rispose: da qui non mi muovo. Voleva stare seduta accanto a La Russa. Ci rimasi male. Ma come, proprio lei che fa le battaglie per le donne rischia di lasciare in piedi una donna incinta al settimo mese?». Come andò a finire? «Che sono state fortunata visto che mi rimediarono un posto in prima fila. Però ho capito chi è la Santanchè». Tornerà in An? «No, non ci penso proprio. Resto con il mio movimento».

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