Brutte notizie dall'Europa sui conti pubblici nel nostro ...
Dal canto suo, Padoa Schioppa, che si aspettava l'avvertimento, aveva messo le mani avanti dichiarando: «La sensazione che andiamo verso un periodo con un rischio di peggioramento delle previsioni è diffuso». Intanto gli incassi fiscali non deludono le aspettative. Tra gennaio e settembre l'erario ha incassato 283.786 milioni di euro, il 5,9% in più dei primi 9 mesi dello scorso anno. A conti fatti il gettito è cresciuto di 15.758 milioni. Ma quasi metà dei maggiori incassi arriva dalle imprese. Da sole hanno pagato 7,2 miliardi più di imposte sui redditi rispetto allo scorso anno. Per loro il conto col fisco è salito del 35,4%. L'Irpef è cresciuta del 5,7% pari a 5,8 miliardi in più. I controlli sono lievitati del 42,3% tra gennaio e settembre. Un balzo registrano anche le tasse locali: l'Irpef Comunale schizzata in alto del 41,5%. Dal 2007 le amministrazioni locali hanno potuto modificare il prelievo che per vari anni, nonostante i tagli ai trasferimenti, era rimasto congelato. Basta guardare l'autotassazione di giugno-luglio per comprendere che l'acconto di novembre potrebbe dare almeno 4,4-4,5 miliardi in più. Per l'Irpef il gettito di giugno-luglio versato in base alle dichiarazioni è cresciuto del 20,9%, fruttando 2,4 miliardi in più: di questi 928 milioni sono rappresentati dal primo acconto e quindi alimenteranno anche la seconda scadenza di acconto, quella di novembre. Identico è il discorso per l'Ires. Le società hanno pagato 7,2 miliardi di imposte in più con le loro dichiarazioni dei redditi: 3,8 per il saldo 2006 e 3,4 come primo acconto 2007. A crescere è poi anche il gettito delle tasse locali. Irap e addizionali Irpef hanno fruttato il 9,4% in più, facendo attestare i versamenti a quota 29,5 miliardi, 2,5 miliardi in più dello stesso periodo dello scorso anno. Un boom viene registrato dall'Irpef comunale (+41,5% a quota 1.671 milioni di euro) e dall'addizionale regionale (+18,6% a 5.559 milioni di euro).