Sulla sicurezza Mastella non ha dubbi: «Il Cav ha sbagliato»
Anche questa volta sulla sicurezza. Doveva dire subito: "Noi votiamo il decreto, quello che c'è scritto c'è scritto". E poi volevo vedere come ci mettevamo noi, che eravamo divisi. Invece ha mandato avanti Fini, che ha detto "no" e "no". Così ci ha ricompattato. Bell'impresa...». Nel centrosinistra, in ogni caso, si accredita l'ipotesi che, nell'opposizione, Forza Italia e Udc siano su posizioni più moderate e stiano pensando all'astensione, mentre An e la Lega vorrebbero votare no. Intanto, la Cdl non perde occasione per prendere di mira il leader del Pd Walter Veltroni, che sul provvedimento sarebbe stato scavalcato da Rifondazione che ha ottenuto le modifiche richieste. Il sindaco di Roma sceglie una replica «low-profile»: «Le correzioni non cambiano la sostanza dell'ispirazione del governo e se il consenso è più ampio è meglio». Ma non risparmia una stoccata a 360 gradi (e quindi anche a Rifondazione): «In questa vicenda non tutti stanno dando il meglio. Se si riesce a garantire la compattezza della maggioranza e poi si offre la disponibilità al dialogo con gli altri è la cosa migliore». Anche il ministro dell'Interno Giuliano Amato bacchetta il Prc che, però, tiene il punto e, con il ministro Paolo Ferrero, chiede altre assicurazioni come l'individuazione dei reati per i quali può esserci l'espulsione e ribadisce che «è importante operare nel decreto votato dal Cdm le modifiche che abbiamo già chiesto nei giorni scorsi».