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Ma la Bindi frena: «Non si arriva al 2011»

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La Bindi critica Fausto Bertinotti («Mi insospettisce molto la diagnosi sul governo malato che arriva da un medico non molto esperto nelle terapie»), e prova a tracciare il percorso della seconda metà della legislatura: «Dopo l'approvazione della Finanziaria ci sono tutte le condizioni perché si torni a parlare di riforme, con il governo Prodi. Bisogna prendere atto che difficilmente questa legislatura arriverà fino al 2011. Serve un tempo più breve, più intenso, più deciso». Poi il ministro parla del Partito Democratico. «Non è realistico pensare che possa essere autosufficiente - spiega -. E chi sa di non esserlo si prende cura degli alleati, si prende cura della coalizione. Soprattutto ora il Pd deve farsi carico della maggioranza. Mi chiedo altrimenti che tipo di collaborazione si può trovare con gli altri partiti per fare una legge elettorale nel momento in cui si è pronti a scaricare gli alleati. Non è tatticamente corretto, lo si potrebbe capire solo se fossimo alla vigilia delle elezioni. Conviene al Pd non liquidare questo governo e sostenerlo».

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