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E sul welfare si cerca l'intesa

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[...]un po' meno duro il presente, fatto sta che la maggioranza ha cominciato a lavorare ad un'intesa sul protocollo sul welfare. E sembra aver imboccato la giusta strada. Non è un segreto, infatti, che la sinistra radicale voglia modificare l'accordo siglato lo scorso 23 luglio e sottoposto al referendum dei lavoratori. Ma, fino ad oggi, aveva dovuto fare i conti con una sostanziale chiusura del resto della maggioranza. Le posizioni, però, sembrano essersi ammorbidite dopo il primo incontro tra il governo e i capigruppo dell'Unione in commissione Lavoro alla Camera (dove il testo ha iniziato il suo iter). I gruppi del centrosinistra non andranno in ordine sparso e si sono dati l'impegno di presentare ciascuno un numero limitato di emendamenti politicamente significativi, in modo da poter poi convergere unitariamente su alcuni di essi, senza stravolgere l'impianto del provvedimento. All'incontro c'è stata anche una cauta apertura del governo a una delle principali richieste della sinistra radicale, vale a dire la definizione nel provvedimento dei lavori usuranti che daranno il diritto a un regime differenziato per la pensione, evitando il rinvio alla precedente normativo o a una delega. «È stata una riunione necessaria ed utile - ha detto il presidente della commissione Lavoro, Gianni Pagliarini - abbiamo ribadito che c'è l'impegno comune ad approvare il provvedimento entro l'anno». Insomma, come ha sintetizzato Lanfranco Turci (Rnp), «siamo tutti d'accordo che dobbiamo evitare di creare situazione di crisi». Infatti, è emersa la consapevolezza, ribadita da Giovanni Battafarano, capo di gabinetto del ministro del Lavoro Cesare Damiano, che la Cdl aspetta proprio l'arrivo in Senato del ddl welfare e in particolare la norma sui lavoratori usuranti, per cercare di far cadere il governo. In ogni caso, gli esponenti della sinistra radicale, e cioè Augusto Rocchi del Prc, Tommaso Pellegrino (Verdi), Titti Di Salvo (Sd) e Pagliarini, hanno insistito esattamente sulla questione dei lavoratori usuranti. La richiesta e di evitare un rinvio ad una delega o il riferimento all'attuale normativa. Alla richiesta ha corrisposto una cauta apertura del governo, nella persona del sottosegretario Antonio Montagnino: la richiesta sarà recepibile se nel frattempo la trattativa con le parti sociali porterà ad un accordo sulla definizione dei lavori usuranti. Intanto, oggi alle 14 scade il termine per presentare gli emendamenti. Da martedì poi la commissione inizierà le votazioni, e prima di quella data ci sarà una nuova riunione di maggioranza con l'impegno di concordare gli emendamenti su cui convergere.

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