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Cannavò: «Un errore clamoroso dire subito di sì»

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Era contrario al decreto prima. Lo è adesso. «La mia posizione è stata netta fin dall'inizio: quel provvedimento adottato sull'onda emotiva dell'omicidio è scellerato». Perché onorevole? «Non risolve il problema e nega alcuni principi di civiltà giuridica, come la responsabilità penale individuale». Ma Prc e Pdci, che oggi lo contestano, lo hanno votato in Cdm... «È stato un errore clamoroso votarlo e anche stare zitti per cinque giorni, come hanno fatto Giordano, Diliberto e Mussi». Come è potuto accadere? «È prevalsa la difesa della tenuta del governo sulla difesa delle proprie posizioni politiche». Prodi quella sera disse che il governo non agiva «sull'onda della rabbia». È stato così? «No. Si è agito invece sull'onda emotiva amplificata dalla grancassa mediatica. Perché i ministri non si sono riuniti ieri dopo i cinque morti sul lavoro?». Ma non crede che l'Ue con alcuni Paesi dell'Est sia stata frettolosa? «L'allargamento dell'Unione a Est è stato un altro errore, commesso da Prodi, che era presidente della Commissione, e da Berlusconi in quanto capo dell'esecutivo. L'annessione doveva rispettare il principio di omogeneità. Comunque i fenomeni criminali vanno repressi e per questo ci sono l'Interpol e la polizia europea. Criminalizzare un intero popolo è inaccettabile»

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