In scena la «strana coppia» Dini-Padoa
ConSofia Loren, frustrata casalinga, che incontra Marcello Mastroianni, fragile omosessuale. Una coppia improbabile. Come quelle viste ieri a Palazzo Madama. La coppia regina, la «più bella del mondo», è sicuramente quella formata da Lamberto Dini e Tommaso Padoa Schioppa. I due vengono normalmente descritti come acerrimi nemici e c'è chi giura che il premier Romano Prodi, per convincere Dini a non «tradirlo», gli abbia addirittura offerto la poltrona di via XX Settembre. Sarà, ma ieri sembravano vecchi amici. Tutto è accaduto quando il relatore della Finanziaria Giovanni Legnini, in un Aula tutt'altro che attenta, si avviava stancamente verso la conclusione del suo intervento. I banchi del governo praticamente vuoti. Il ministro dell'Economia si volta, quattro sedie lo dividono dal presidente della commissione Esteri. Lo guarda, gli si avvicina e i due cominciano a parlare, ridono, sfogliano dei documenti. Forse Padoa Schioppa vuole convincere Dini della bontà della Manovra, vuole convincerlo a non farsi tentare dalle sirene della Cdl. Chissà se c'è riuscito. Poco più in là, un'altra «strana coppia». È quella formata dal ministro della Salute Livia Turco e dalla senatrice teodem Paola Binetti. Divise sull'aborto, sulla fecondazione assistita, diverse su tutto. Anche loro chiacchierano amichevolmente, al Senato può succedere anche questo. Come pure può accadere che Francesco Storace, il «fustigatore» dei senatori a vita, abbandoni il suo banco e si diriga verso quello di Oscar Luigi Scalfaro. Anche qui sorrisi, strette di mano, che sia la giornata della bontà? E mentre Antonio Boccia, il «controllore» dell'Ulivo, ironizza sul voto dei colleghi dell'Udeur («Cusumano raramente sbaglia, Barbato quasi sempre»), c'è anche chi soffre in silenzio. È Franca Rame ormai ex senatrice dell'Idv e in procinto di abbandonare Palazzo Madama («dopo la Finanziaria mi dimetto»). Dopo aver abbandonato il gruppo di Di Pietro ha cambiato posto. Ora siede più in alto a fianco del verde Mauro Bulgarelli. Chiacchiera con Manuela Palermi, scherza con Gerardo D'Ambrosio, ma alla fine sbotta: «Non pensavo di essere un numero, di essere solo un voto rosso o uno verde. Lo sa che al Senato non ci si saluta. È una sorta di frigorifero dei sentimenti». Anche a Palazzo Madama dura vita per i single. Nic. Imb.