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Elisa Di Salvatore L'assise che la settimana scorsa ha ...

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Il merito va al criterio "50 e 50" che ha fatto adottare l'alternanza uomo-donna sia nelle liste che per i capilista delle Primarie. Lo stesso principio però non è valso per l'individuazione dei coordinatori regionali (solo tre donne elette su 19). E non varrà sicuramente per i criteri di nomina dei segretari provinciali e comunali, contenuti nella "bolla papale" veltroniana sottoposta, al di là di ogni regola all'ignara platea dei costituenti riuniti alla Fiera milanese. «Se i nomi che già circolano - sostiene la Bindi - coincidono con i segretari Ds e Dl già in carica» e le donne, segretarie di federazione uscenti, ammontano a 6 per gli ex Ds e a poco meno per gli ex Dl, il risultato sarà che, il 24 novembre, le elette difficilmente arriveranno al 10% del totale. Risultati non dissimili si potranno avere con le elezioni dei coordinatori comunali previsti entro il 23 dicembre. Intanto l'ecumenico Veltroni intende proseguire con lo stesso criterio per l'erigendo direttivo di circa 50 componenti fra maggiorenti e ministri, Di questa mappatura sorprende l'assenza delle donne ai vertici, dove si esercita il "potere". La sen. Franco e convinta che «da oggi finalmente le donne ci sono e rappresentano la massa critica che consentirà di inserirle nella rete per la costruzione delle future leadership» e si augura che nell'atteso rimpasto del Governo del dopo-Finanziaria, la scure non porti alla quasi estinzione delle donne al Governo. Orizzonti non rosei per le donne di Walter.

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