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La politica discute del problema degli immigrati Ma D'Alema preferisce «sniffare» i tartufi di Acqualagna

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Il vicepremier è stato infatti nominato ambasciatore della Prima Repubblica Gastronomica del Tartufo di Acqualagna, paese del pesarese famoso per il costosissimo e saporitissimo tubero. Ma anche lì, lontano centinaia di chilometri da palazzo Chigi e dai problemi della politica, D'Alema non è riuscito a sfuggire alle domande della gente. Infatti, durante il suo giro alla quarantanovesima fiera del tartufo, non ha ricevuto solo applausi e strette di mano. Il vicepremier è stato affrontato da una delle cuoche della rassegna, che senza peli sulla lingua gli ha chiesto: «Ma come si fa a classificare la povertà?». «Mia madre — ha esemplificato la signora Paola — è vedova, paga l'affitto e prende poco più di 600 euro di pensione». D'Alema, da politico navigato, le ha parlato dei provvedimenti previsti in Finanziaria per aiutare chi proprio non ce la fa ad arrivare alla fine del mese. Una spiegazione che però non ha convinto del tutto la cuoca. Alla fine tra i due c'è stata una stretta di mano, con i complimenti del ministro. «Fa bene a dire quello che pensa...», ha detto D'Alema alla cuoca. A rincuorare il ministro degli Esteri è arrivata un'altra cuoca: «Lei è il mio preferito», si è entusiasmata la donna. «Il mio no», ha ribadito, ostinata, la signora Paola.

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