Fabio Perugia [email protected] C'è metà Italia che ...
È l'Italia che sta al centro. Quella dell'Udeur, dell'Italia dei valori, dell'Udc e dei partitini ex Dc. Il Guardasigilli Clemente Mastella, dopo aver condannato l'omicidio di Giovanna Reggiani assieme al ministro della Giustizia della Romania Tudor Chiuariu, si è chiuso in un silenzio tombale. Sull'aggressione ai tre romeni neanche una parola, sulle espulsioni neppure. Il suo partito, l'Udeur, ieri si è limitato a criticare la Cdl «che dovrebbe smetterla di strumentalizzare il bisogno di sicurezza degli italiani», e la sinistra radicale. Il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, invece, questa volta non preferisce porsi in prima linea. Ma lascia la parola all'onorevole Massimo Donadi sul tema della sicurezza e all'altro deputato Antonio Borghesi sul decreto di espulsione. Altro discorso per Pier Ferdinando Casini. Il leader dell'Udc (Unione dei democratici cristiani e di centro) parla, ma tiene una linea soft. «Daremo un contributo affinché le leggi vengano applicate e rispettate», ha detto riferendosi al decreto del governo. Sul resto, Casini si contiene e critica le ronde dei cittadini. Insomma, i centristi perdono la voce. Anche la Dc per le Autonomie di Gianfranco Rotondi resta cauto sul tema-sicurezza che ha coinvolto l'Italia e sconvolto il mondo. Intanto sul tema è intervenuto anche il Vaticano. Il segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha spiegato che è necessario «cercare di valorizzare la nostra antica tradizione di accoglienza. Nello stesso tempo essere fermi con coloro che si rendono protagonisti di reati, o non accettano i criteri di cittadinanza tipici di un Paese democratico». Per la Chiesa ordine e sicurezza, sono tasti da premere con estrema cautela.