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Berlusconi attacca «Walter, stai zitto»

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Roma è il nuovo pallino del Cav, tanto che s'è convinto che non si governa il Paese se non si ha in pugno la Capitale. Vuole conquistarla e vuole lanciare l'assedio a Veltroni, che ormai considera il suo sfidante (o si considera lo sfidante di Walter). E vuole essere più presente in città. Ha cominciato a dicembre dell'anno scorso quando duellò con Veltroni parlando di «Roma capitale del degrado e della droga». E poi la convention per il Natale di Roma, nell'aprile scorso. A metà giugno le primarie per risvegliare Forza Italia, ad agosto le denunce del partito su Trastevere e sabato scorso la nuova sortita sulla città abbandonata. In mattinata aveva chiesto ai vertici del suo partito di darsi da fare con una conferenza stampa. Il sole è tramontato sul Colosseo quando il leader della Cdl varca il portone di Palazzo Grazioli. E si lascia andare. «Il decreto sulla sicurezza? È una pecetta improvvisata. È qualcosa di improvvisato che non sana la situazione che la percezione di insicurezza dei cittadini». E spiega: «Hanno da salvaguardare l'immagine di chi è stato sovrapposto alla pessima immagine di Prodi e quindi c'è stata una reazione per far vedere che il nuovo leader del Pd (Veltroni, ndr) interviene come quasi avesse poteri direttivi nei confronti del governo e della sinistra. Certamente ha avuto influenza questo fatto». Berlusconi boccia «tutti i provvedimenti perché sono stati presi con un disegno di legge e quindi - si impiegherà molto tempo. Il decreto è un qualcosa di improvvisato che spero avrà qualche seguito ma che certamente non basta a sanare la situazione di insicurezza avvertita dai cittadini». Berlusconi non si sbilancia nel merito del provvedimento sulle espulsioni. A chi gli chiede se Forza Italia potrebbe votarlo, risponde: «Non so ancora dirlo perché non lo conosco nel merito ma faremo alcune riunioni ad hoc sempre valutando nell'interesse dei cittadini, guardando al bene di tutti e non alla provenienza del testo». Non solo, il Cavaliere attacca a testa bassa: «Veltroni e Rutelli stiano zitti, accusarci è inaccettabile non si può attribuire ad altri governi una situazione che è responsabilità diretta loro. Certe ipocrisie non possono passare sotto silenzio - avverte il leader della Cdl - che ci si spacci come amministratori quando invece la realtà è esattamente l'opposto, non è accettabile». E qual è la situazione di Roma? «I risultati sono questi. Che ci si spacci come ottimi amministratori quando la realtà è esattamente l'opposto, questo credo non sia accettabile. Bene hanno fatto Giro e Forza Italia a denunciare la reale situazione e il reale stato di degrado e insicurezza che soffrono tutti i cittadini di Roma».

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