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Carissimi onorevoli, ognuno ci costa 500 euro al giorno

L'aula del Senato

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Numeriche in tempi di antipolitica fanno effetto. Se si pensa anche che una segretaria part time guadagna al mese quello che percepisce al giorno un senatore, si comprendono le polemiche di queste settimane. Ecco allora che da questa estate i costi e le spese della politica rappresentano l'argomento che fa più presa sul pubblico. I talk show fanno il pieno quando si passa ai raggi x il portafoglio dei politici. Opinionisti, uomini di spettacolo, come lo stesso Beppe Grillo, adunano folle quando prendono come bersaglio i costi del Palazzo. Basta un accenno, una semplice accusa per alzare un polverone di polemiche e critiche. Basta dare un'occhiata a stipendi, retribuzioni, tempi di lavoro e di non attività. Tutto conferma che per i nostri parlamentari la vita è da nababbi. E fino ad ora tutti i tentativi per ridurre le spese si sono dimostrati davvero blandi. L'ultimo in ordine di tempo prima dell'estate scorsa quando Camera e Senato hanno cercato di darsi una regolata. Tutto bene: riduzione dei vitalizi, allungamento dei termini per godere della pensione. Ma con un solo problema: tutto avrà effetto solo dalla prossima legislatura. Quindi almeno per adesso le cifre rimangono alte. Inoltre a contribuire a questa difficile situazione anche un governo che con il suo esercito di ministri, sottosegretari, consulenti e assistenti ha battuto ogni record. Però a cadere nell'occhio del ciclone sono sempre i parlamentari. Loro che, come prevede la legge, sono "costretti" a percepire stipendi di tutto rispetto. Ogni deputato nella sua personale busta paga si trova al mese 14.779,60 euro tra indennità, contributi per la segreteria e rimborsi vari. Un po' meglio stanno i senatori che arrivano a totalizzare 15.628,05 euro. Cifre che più d'una volta sono state motivo di critiche e di lunghe discussioni. Volendo fare un bilancio di questi primi 18 mesi di legislatura, ogni singolo deputato è costato al contribuente italiano 266mila 032,8 euro. Mentre per quanto riguarda i senatori, gli euro sono 274mila 824,9. Numeri interessanti che però stonano con la scarsa attività del Parlamento di questa Legislatura. Basta dare un'occhiata ai giorni di lavoro effettivo. Ogni deputato fino ad adesso ha lavorato solo 241 giorni, e di conseguenza avrebbe dovuto percepire solo 118mila 728,65. Ben 147mila 304,15 euro in meno rispetto a quanto guadagnato finora. Più della metà dello stipendio. Ancora più evidente la sproporzione tra guadagni e tempo effettivo di lavoro per i senatori. Questi per i 151 giorni di lavoro avrebbero dovuto intascare "solo" 75mila 831,315 euro. Ed invece si ritrovano con 198mila 993,585 euro in più.

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