«Prodi è entrato a piedi uniti sulla Rai»
PaoloBonaiuti lancia l'allarme. E lo fa da vicepresidente della commissione di Vigilanza Rai e da portavoce di Silvio Berlusconi. Onorevole, anche a viale Mazzini ci si prepara al voto? «Sì, ma non solo a quello. È il vecchio vizio della sinistra di occupare tutto lo spazio possibile, elezioni o no». Teme che la Rai stia tornando ad essere quella di Zaccaria, schierata tutta a sinistra? «Ma lei ha visto cosa è accaduto la scorsa settimana? La commissione di Vigilanza ha sfiduciato il presidente Petruccioli mentre il Cda, infischiandosene di quanto stava decidendo il Parlamento, approvava il piano industriale. Ma è stata soltanto l'ultima forzatura». L'ultima? «Pensi soltanto al caso del consigliere Petroni, rimosso con la forza. Il ministro Padoa Schioppa è venuto in Commissione e ai miei dubbi, ha risposto che io avevo un'idea tutta particolare del diritto. Poi però il Tribunale Amministrativo Regionale ha sconfessato lui non me. E adesso attendiamo ancora il Tar che dovrà decidere in maniera definitiva entro l'8 novembre. Il guaio è che la sinistra vorrebbe continuare a fare le nomine come se nulla fosse successo». Si va verso lo scontro istituzionale? «Credo proprio di sì». Questo è un pericolo per la Cdl? «E un pericolo per la democrazia. Prodi è entrato a piedi uniti in Rai. Se avessimo avuto noi il trattamento che la Rai ha riservato a tutte le manifestazioni del Pd, da Torino a Milano, immagini che cosa sarebbe successo». Che cosa sarebbe accaduto? «Avremmo visto cinquecento dichiarazioni di esponenti del centrosinistra che urlavano e protestavano. Avrebbero sicuramente detto che si trattava di un attentato all'informazione democratica». Onorevole, ma tutto ciò sta danneggiando il centrodestra? «Il punto non è se ne riceviamo un vantaggio o meno. È una questione di correttezza generale dell'informazione. In realtà, la grancassa mediatica di questi ultimi mesi sul Pd ha prodotto soltanto l'1% di consenso in più. Una miseria». A cosa si riferisce? «All'ultimo sondaggio di Repubblica, che dava la nuova formazione in ripresa di un punto percentuale. Comunque, sarebbe bene che tutti i media facessero una riflessione». Quale? «Da mesi i giornali sono stracolmi di articoli e di servizi sul Partito democratico. Non c'è stato nessun evento che ha avuto una tale copertura. Nemmeno il festival di Sanremo ai suoi tempi d'oro. È stato un fenomeno sviscerato in ogni singolo particolare e sempre con occhio benevolo». Be', è la nascita del principale partito di maggioranza... «È Forza Italia il primo partito italiano. E il Pd non mi pare nemmeno una grande novità perché più che un nuovo partito è la fusione tra due vecchi. E le "primarie" si sono svolte con un risultato già scritto dall'inizio. Eppure, abbiamo visto tutto quel can can mediatico. Le sembra normale?».