Mastella presto indagato, arrivati a Roma gli atti Ma non quelli riguardanti Prodi
Sono arrivati questa mattina alla procura di Roma i 30 faldoni dell'inchiesta 'Why not', condotti dalla procura di Catanzaro sul ministro della Giustizia Clemente Mastella e su altri soggetti collegati al Guardasigilli secondo gli accertamenti sinora svolti dal pm Luigi De Magistris. In base alla procedura, prima che il fascicolo per competenza venga trasmesso al tribunale dei ministri della capitale, la procura iscrivera' il nome di Mastella sul registro degli indagati per i reati di abuso d'ufficio, finanziamento illecito ai partiti e truffa previa definizione di una valutazione complessiva sull'incartamento. I faldoni 'Why not' saranno presi in esame dal procuratore Giovanni Ferrara che potrebbe delegare anche un sostituto per la definizione dell'incartamento. Stando a quanto si e' appreso, gli atti partiti da Catanzaro non riguarderebbero la posizione di Romano Prodi. E mentre Mastella fa sapere che continuera' "a lavorare con serenita', determinazione e trasparenza come Guardasigilli e come esponente politico della maggioranza", il presidente del Senato, Franco Marini ha chiesto ai responsabili degli uffici giudiziari di Catanzaro se l'iscrizione del ministro Guardasigilli nel registro degli indagati per l'inchiesta Why not sia avvenuta nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali.