Silvio torna a girare città per città
Sì,è pronto a raccogliere la protesta contro il governo Prodi. Una protesta che è ormai arrivata ai massimi livelli. E così il Cavaliere sta mobilitando tutti. Deputati, senatori, dirigenti di partito, militanti ed elettori: si preparano a invadere le piazze di tutti i Comuni italiani il 17 e il 18 novembre. Questa volta non sarà un'unica manifestazione come quella del 2 dicembre scorso a Roma, o come quella del 9 novembre del 1996 sempre nella Capitale. Si cambia, su questo sono d'accordo anche i colonnelli azzurri, da Banaiuti a Schifani. Sarà l'Italia che scende in ogni piazza, in ogni via di ogni città. Verranno allestiti migliaia di gazebo e distribuiti milioni di volantini politici. Soprattutto, sarà Silvio Berlusconi a esserci. Non in una sola città, non farà il solito giro. Il Cavaliere vuole «toccare» più Comuni possibili. Lo fece anche alle Amministrative del 2007 e alle Regionali del 2000 con la Nave Azzurra.Ma stavolta sarà diverso. Per lui sarà una maratona di due giorni, dove percorrerà la Penisola in lungo e in largo. Vuole andare dalla gente. Non solo dai romani, dai milanesi o dai napoletani. Farà visita ai cittadini dei Comuni più piccoli. In Forza Italia fanno sapere che Berlusconi andrà a trovare anche le persone che popolano piccoli paesi da duemila anime. Si sposterà in aereo per le tratte lunghe e in elicottero per quelle medie e brevi. In una lettera inviata ieri ai parlamentari azzurri, il Cavaliere ha parlato di «grande mobilitazione contro il ritorno delle sinistre al governo» che hanno formato una maggioranza che ormai non c'è. «C'è, invece, un'ermengenza democratica», dice l'ex premier, e «l'unico governo occidentale che annovera dei partiti che ancora sono e si definiscono comunisti, sta trascinando l'Italia in un tunnel senza uscita, scavando un solco tra Palazzo e cittadini, che sembra incolmabile». Del resto, una situazione politica esasperata come quella attuale, spiegano in Forza Italia, non se la ricorda più nessuno. «O almeno dal 1994, anno della nostra nascita non si è mai vista», spiegano. E allora nei gazebo il partito chiederà una cosa principalmente: che l'Italia possa andare a votare subito e avere un governo stabile. Secondo gli azzurri, infatti, saranno milioni e milioni le persone che andranno a firmare una petizione per mandare a casa il centrosinistra, senza passare per la «soluzione tecnica». «Gli italiani ne hanno abbastanza - recita la lettera di Berlusconi - sono stanchi di vendette sociali consumate sulla loro pelle». Anche Paolo Bonaiuti ieri l'ha confermato: «È una manifestazione chiesta dalla gente». Ma non sarà come quella organizzata da Alleanza nazionale al Colosseo, sarà un «appuntamento coi cittadini nelle piazze d'Italia - spiega Osvaldo Napoli di Forza Italia - con tutti noi. Lo facciamo perché vogliamo mobilitare tutti ma rispettare anche il lavoro fatto da An». La data poi (17 e 18 novembre) non è casuale. Infatti, dal 5 al 15 novembre in Senato verrà discussa la nuova Finanziaria. Un appuntamento «caldo» per Prodi, i senatori e tutta l'Unione. Berlusconi prevede che proprio su quel voto la maggioranza cadrà definitivamente. E lui, nel day after, nel giorno in cui il Professore avrà accusato la decisiva sconfitta politica, partirà per ricompattare gli italiani attorno a Forza Italia. In una staffetta elettorale lunga due giorni.