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Costretti a navigare a vista

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Esia chiara una cosa. Qui non si tratta di stabilire se ha ragione Mastella o Di Pietro. La magistratura faccia il suo corso, magari prendendo iniziative rapide e concrete, evitando spettacolarizzazioni inutili. Qui la questione è tutta politica e attiene alla capacità di un governo di trasmettere al Paese la sensazione di avere la situazione sotto controllo. Invece la sensazione diffusa è quella di una situazione che può scappare di mano in ogni momento. Facciamo un esempio. Nella convulsa giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha discusso il Pacchetto Sicurezza. Un fatto positivo, di cui va dato atto a Prodi e al ministro Amato. Il compito del governo però non si esaurisce nell'approvare progetti a Palazzo Chigi. Essi infatti debbono diventare leggi e poi essere oggetto di una ostinata applicazione da parte delle amministrazioni. Un compito possibile solo se l'esecutivo esercita la sua funzione di stimolo ogni giorno. È il governo in grado di svolgere questo compito con la credibilità indispensabile? Ha la capacità di pensare a medio e lungo termine? O è costretto a navigare a vista con l'ansia perenne di garantire la presenza in aula dei senatori a vita in tutte le votazioni più importanti? Sono domande legittime, che riguardano l'intera nazione e i suoi cittadini. Gli ultimi giorni ci rendono più scettici che mai.

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