Brambilla vuole più Tv

Nessuna chiusura di battenti all'orizzonte, quindi, per il progetto mediatico nato circa quattro mesi fa e supervisionato dalla «rossa» manager lanciata da Silvio Berlusconi. Smentita la notizia di un cambio di strategia aziendale che avrebbe portato alla rinuncia della vetrina satellitare, lasciando in campo solo il canale web. «Il bilancio di questi quattro mesi di lavoro è molto positivo - chiarisce Medail - Per ora non abbiamo nessuna novità, poi si vedrà». Resta in sospeso l'idea di dar vita anche a una «Radio delle libertà»: «È un mio vecchio pallino - continua Medail - Sarebbe la famosa quarta gamba del tavolo, oltre al giornale, alla tv e al web. Non è stato possibile dare vita prima a questo progetto perchè c'è stato un problema di frequenze». Il progetto, insomma, è ancora valido. A difendsa della Tv della libertà è scesa in campo anche la Brambilla: «Che i Circoli della libertà stiano dando fastidio a qualcuno è un fatto ormai arcinoto, ma ciò non giustifica, in alcun modo, la diffusione di notizie false, anzi inventate di sana pianta. Oggi - ha aggiunto - pur di screditare l'attività di un movimento, c'è chi non esita a ricorrere a ogni mezzo lecito o illecito».