Altolà della Cgil: «Il protocollo non si tocca»
Al direttivo che proseguirà oggi con gli interventi del numero uno della Fiom, Gianni Rinaldini, del segretario nazionale Giorgio Cremaschi e del leader di LavoroSocietà, Nicola Nicolosi, contrari al protocollo sul welfare, si potrebbe decidere di rimandare la questione che riguarda le accuse di brogli al referendum alla Commissione di garanzia del sindacato. Questo significa che su Cremaschi, il principale autore di queste accuse, potrebbe ricadere qualche provvedimento disciplinare (le misure possibili sono le lettere di biasimo, la sospensione, la destituzione dalla carica o l'espulsione dall'organizzazione). Il risultato del referendum secondo Epifani è «inequivocabile».