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Legge Biagi, Cisl e Uil Lazio bocciano Bonanni e Angeletti

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La norma prevede di pagare ferie, malattia e maternità ai lavoratori a tempo determinato. Assegna ai precari mutui agevolati e contributi previdenziali in caso di perdita del posto. La proposta ha riscosso l'approvazione di tutti i partiti tranne Rifondazione Comunista, convinta che l'unica soluzione al precariato sia la stabilizzazione, vale a dire la trasformazione dei contratti da tempo determinato a indeterminato. Ma, a quanto pare, a pensarla così sono anche i segretari regionali di Cisl e Uil, nonostante le prese di posizione dei vertici. Nessuna sorpresa, invece, per la Cgil. Ecco le «prove». Il 10 ottobre i tre segretari sindacali del Lazio, Walter Schavella (Cgil), Franco Simeoni (Cisl) e Luigi Scardaone (Uil), hanno inviato una lettera agli assessori regionali al Lavoro, alle Risorse Umane e agli Enti Locali, per sottolineare la loro contrarietà al provvedimento e per chiedere la riapertura del confronto sulla precarietà. Peccato che questa mattina i segretari generali di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, parteciperanno alla manifestazione organizzata al Capranica proprio a favore della legge Biagi. I tre segretari laziali scrivono: «In una nota precedente le scriventi organizzazioni sindacali hanno segnalato al presidente Marrazzo le problematicità rappresentate dalla proposta di legge all'ordine del giorno del Consiglio regionale, primo firmatario il consigliere Robilotta». Cgil, Cisl e Uil del Lazio ritengono che la precarietà debba essere affrontata con «un provvedimento generale che impegni l'amministrazione regionale, le agenzie, le aziende e le società partecipate al superamento delle migliaia di posizioni precarie utilizzate». Insomma, bisogna trovare «modalità di stabilizzazione certe e trasparenti. Del resto - scrivono ancora i tre segretari del Lazio - in questa direzione è iniziato il confronto con l'assessore al Lavoro (di Rifondazione Comunista, ndr) che le scriventi ritengono di dover condividere con gli assessori in indirizzo». Rifondazione festeggerà, chissà cosa ne penseranno i segretari generali di Cisl e Uil.

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