Gianfranco sale in sella, ma la moto s'ingolfa
C'è chi, come un gruppo di signore, si accontenta anche di toccare il gomito dell'ex ministro degli Esteri avendolo prima però salutato al grido di: «Gianfry, sei tutti noi». Fini si gode il bagno di folla prima di guadagnare il sellino di una potente moto che gli consentirà di essere itinerante in mezzo ai cortei. Unica nota stonata a metà è rappresentata dalla seconda moto di scorta che, forse per l'eccessiva concitazione del suo pilota, invece di partire si inceppa. Segue qualche minuto di imbarazzo fino alla potente e rumorosissima sgasata finale. E così il centauro Fini può partire verso piazza Indipendenza e raggiungere l'altro corteo.