Tre scivoloni che valgono un autogol
L’ultima entrata a gamba tesa è di Padoa Schioppa, convinto che l’Italia abbia mantenuto «grosso modo» gli impegni relativi al Patto di stabilità. Proprio su quel «grosso modo» Almunia ha definito la Finanziaria «poco ambiziosa». Proseguendo su questa strada siamo «grosso modo» un anno in ritardo sulla tabella di marcia stilata in sede europea. Prodi ha capito la delicatezza della situazione e da un lato si è affrettato a smorzare i toni con Almunia, dall’altro a dar man forte al suo ministro economico che negli ultimi giorni ne ha combinate di tutti i colori. Il primo scivolone è stato definire «bamboccioni» i ragazzi che restano a casa dei genitori fino ai tren’anni. Come se trovare un lavoro e permettersi un mutuo per la casa fosse semplice. L’altra grottesca uscita fuori tempo è stata quella di definire «bellissime» le tasse. Come esultare dopo un autogol. Ecco allora che il botta e risposta con l’Unione europea è la naturale conclusione di una settimana da retrocessione. Almunia che chiede rigore, Padoa Schioppa che non riesce a pararlo. E nella rete, purtroppo, ci finiscono tutti gli italiani.