Santoro apre la guerra in tv

Come se non avesse già tanti problemi. Non bastava il clima politico intorno e dentro la maggioranza, adesso a mettere Prodi in difficoltà c'è anche la Rai. Quella stessa Azienda che con un colpo del ministro Padoa Schioppa ora è totalmente controllata dal centrosinistra. Eppure con tutto questo Prodi è sotto attacco. La sua maggioranza fatta a fette. Intere trasmissioni che danno la prima scena a Beppe Grillo e al ciclone dell'antipolitica prendendo di mira soprattutto ministri ed esponenti di primo piano del centrosinistra. Una vera e propria valanga che più della legge finanziaria e delle divisioni della sua maggioranza rischia alla lunga di provocare danni maggiori. Da «Ballarò» con Giovanni Floris a Michele Santoro con il suo «AnnoZero» tutti puntati contro la maggioranza. Due mesi di fuoco che per l'avvenire non promettono nulla di buono. Anzi la finanziaria, le continue discussioni nella maggioranza e la questione dell'accordo sul welfare fanno già presupporre quale potrebbe essere il clima. Una vera via crucis. E l'ultima tappa, per ora, è stata la puntata di ieri sera di «AnnoZero» dedicata al caso del pm De Magistris, in procinto di essere trasferito e che sta indagando su un presunto comitato d'affari tra Calabria e Basilicata e che vedrebbe coinvolte anche importanti cariche dello Stato. Una puntata che ha innescato le immediate reazioni degli esponenti dell'Udeur e dello stesso ministro Mastella fino a chiedere le dimissioni del CdA. Sotto accusa il tentativo di Santoro, secondo il partito del Campanile, di «preparare una puntata contro Mastella». Una sorta di «killeraggio che non porta da alcuna parte se non ad iniziare una incomprensibile campagna di odio verso l'Udeur». In effetti non è stato solo Mastella a finire nel mirino dell'ex conduttore di Samarcanda ma un po' tutto il centrosinistra. La presenza del gip Clementina Forleo, grande accusatrice di Fassino e di D'Alema nell'ambito della vicenda intercettazioni sul caso Bnl-Unipol, non avrà certo fatto piacere ai due esponenti diessini. Un tritacarne nel quale è finito il vertice del centrosinistra. Non una novità per Santoro visto che già due settimane fa, all'esordio, aveva dato campo libero a Beppe Grillo e al suo «Vaffa-day». E prendendo di mira gli esponenti della maggioranza e in particolare il guardasigilli Mastella. Immediate anche allora le polemiche degli uomini del ministro della Giustizia che arrivarono a parlare di «attacchi ad orologeria» e di «regia occulta». E sempre Mastella finisce sotto i riflettori degli studi di «Ballarò» sul tema dei costi della politica. Anche stavolta una lunga scia di polemiche al punto da far supporre l'esistenza «di una campagna d'odio contro Mastella». Attacchi costanti che stanno preoccupando non poco il premier visto anche che siamo soltanto all'inizio della stagione televisiva e politica. E l'avvenire di certo non promette nulla di buono per questa maggioranza.