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Battaglia in Senato

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Caso Visco, la Cdl spera nelle assenze altrui

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Nella Cdl per tutto ieri si sono svolti contatti per di arrivare a discutere e votare un'unica mozione del centrodestra. Fino a questa mattina si è lasciata aperta ogni possibilità, per studiare il clima d'aula e, soprattutto, evitare contromosse dell'Unione. Il senatore forzista Andrea Pastore considera «ragionevole» quanto messo a punto dal presidente dei senatori centristi e mostra di non considerare impossibile la convergenza dell'intera opposizione su un singolo testo. Anche se la speranza vera è legata al 'pallottolierè sempre ballerino di palazzo Madama: «C'è da augurarsi che qualche voto giunga dall'altra parte. Oddio, anche due o tre assenze basterebbero». Nella maggioranza un po' tutti tendono a stemperare la tensione. Giovanni Russo Spena, presidente del senatori del Prc, tende ad escludere che l'Unione presenti un proprio documento preferendo, invece, votare contro quello che sarà presentato dall'opposizione. E da Roberto Manzione, fondatore con Willer Bordon di Unione democratica, arriva la conferma che non è sulla mozione di censura individuale al vice ministro dell'Economia che arriveranno problemi per il governo da una parte della maggioranza: «Se tutti manterranno il profilo basso, da Dini a Idv, da Salvi ad Angius -spiega Manzione- nemmeno noi presenteremo documenti». Lo stesso Natale D'Amico, senatore diniano, risponde a stretto giro, spiegando che «noi non presenteremo alcun documento ma ci limiteremo a votare contro quello dell'opposizione». Dall'Italia dei Valori, il portavoce Leoluca Orlando garantisce: «Idv non presenterà alcuna mozione e non si presterà alle strumentalizzazioni della Cdl, e perciò non votera il documento dell'opposizione».

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