Primo accordo con Telecom Italia
Un'offerta spesso ingessata da vincoli, autorizzazioni e licenze che sfociano in un'eccessiva presenza dell'operatore pubblico a scapito di quello privato. Il business che fa più gola è quello dell'energia e del gas. Non a caso saranno proprio le cooperative, in particolare quelle più vicine al centrosinistra, a recitare la parte del leone. Intanto il primo passo è stato compiuto dalla Coop in un altro comparto: quello telefonico. Il primo operatore mobile virtuale italiano nasce dall'accordo tra Coop e Telecom Italia. Il servizio, ribattezzato CoopVoce, potrà essere sperimentato, già dai prossimi giorni, da un campione rappresentativo di soci Coop. Questi e i loro familiari potranno acquistare le schede sim e le ricariche nei punti vendita Coop e sul sito coop.it e potranno telefonare, inviare sms e mms, navigare su Internet e utilizzare diversi servizi come i clienti di un qualsiasi altro operatore mobile. La Coop definirà la politica tariffaria e i prezzi della propria offerta commerciale acquisendo e gestendo direttamente la clientela. Ma è solo l'inizio. Il presidente di ancc-coop, Aldo Soldi spiega: «Stiamo guardando al settore energetico. Non possiamo limitarci solo ai bisogni alimentari». In vista anche l'ampliamento dell'offerta di servizi bancari e finanziari. A. U. a.usai@iltempo.it