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La lotta nei Ds

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E Fassino si ferma a quota 75,64%

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Secondo questi dati — hanno spiegato ieri fonti del partito — la mozione di Fabio Mussi ha raccolto il 15,04% dei consensi, mentre quella di Gavino Angius il 9,32%. Il primo a commentare questi numeri è stato il ministro degli Esteri e presidente della Quercia Massimo D'Alema: i dati dei congressi di sezione, ha spiegato, hanno dato «un'indicazione chiara» e sono stati «un pronunciamento molto importante» a fronte di «una grande e appassionata partecipazione democratica». Secondo il presidente dei Ds «duecentocinquantamila persone che hanno votato è un dato straordinario che dimostra che c'è stata una grande e appassionata partecipazione democratica». «Questo tema — ha sottolineato D'Alema — appassiona, non è vero che non appassiona» e «c'è stato un pronunciamento chiaro, tanto più significativo perchè c'era il voto segreto e tutte le procedure di garanzia democratica» che erano state chieste dalle minoranze. «Mi pare — ha concluso D'Alema — che tutti devono guardare con rispetto a questa decisione democratica. Si dice sempre che i partiti vengono raffigurati come ristrette oligarchie, questa invece è stata una discussione che coinvolto moltissimi cittadini italiani e che ha dato una indicazione chiara».

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